All’altezza della speranza
Ci si interroga spesso in merito a quanto la vita possa metterci alla prova. Ci si convince che un buon grado di emancipazione misto ad un pizzico di senso di abnegazione, siano la ricetta definitiva per trovarsi al livello successivo. Lo sguardo segnato da una giovane esistenza ingiusta insegna che una cosa non ne esclude un’altra. Tornare indietro è spesso l’unico modo di raccogliere le forze necessarie. Chi ce le ha trasferite resta l’involucro adatto dal quale condensarle. Una presa salda sul nulla evidenzia la forza della debolezza. Dalla fine dei mondi, un’eco silenziosa si eleva assordante: “Scusa papà, forse ho ancora bisogno di te”.